Monte dell'Avvocata (1014m) è conosciuto soprattutto per il Santuario che si trova lungo il versante orientale su una spianata a 866m. E' meta di pellegrinaggi durante l'arco di tutto l'anno, ma è la Festa della Madonna dell'Avvocata (il lunedì dopo la Pentecoste) a richiamare un gran numero di devoti che, al termine del programma religioso, continuano la festa con canti, balli e le caratteristiche tammorriate. Il sentiero più utilizzato e quello che parte dalla Badia dei Benedettini della SS. Trinità di Cava, ma esistono anche altri percorsi (più brevi e quindi più ripidi) da Maiori, Erchie e Cetara. Dal piazzale della Badia si scende verso il torrente, si attraversa il ponte e si sale a destra costeggiando il corso d'acqua per circa 200m e poi si prende il sentiero a sinistra. Fino alla sorgente di Capodacqua (570m) si procede per lo più fra castagneti cedui alternando tratti quasi in piano a brevi salite. Dalla fontanina salire fra i castagni lungo la valle fino ad incontrare un sentiero abbastanza largo che inizia con un paio di tornanti. Il sentiero e facile da seguire e circa 700m dopo la sorgente si giunge a Cappella Vecchia (683m) e dal poggio si gode di un ampio panorama sul litorale a sud di Salerno e sull'isolata altura rocciosa di Monte Falerio (686m). Di qui in avanti si procede in costa con dislivelli minimi per oltre 1 km con viste sul Vallone Grande al cui sbocco sul mare si vede Cetara e quindi si comincia a salire verso le Vene San Pietro. Giunti alla prima sella si ammira per la prima volta la valle di Tramonti e sullo sfondo Ravello. Qui terminano i segnavia bianco/rossi del CAI (l'Alta Via continua verso nord) e si deve proseguire diritti in costa a sinistra del colle fino all'altra sella (937m) e quindi scendere al Santuario. Per tornare si può semplicemente possibile risalire alla sella sud (937m) di Vene San Pietro e ripercorrere il sentiero al contrario o tornare alla sella effettuando un circuito per salire passando per le grotte, il belvedere e per la cima del Monte dell'Avvocata (1014m). |
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Oltre alla Grotta dell'Apparizione (che si trova al di sotto della chiesa) ci sono infatti un altro paio di grotte attorno al Monte che si trovano lungo il sentiero che va dal Santuario al Belvedere (917m). Questo sentiero è piuttosto stretto ed in alcuni brevi tratti abbastanza esposto. Appena il sentiero si restringe, si affrontano due tornantini in salita e si giunge ad una prima piccola grotta. Si prosegue per qualche altra decina di metri fino ad arrivare ad una grotta più grande e ben più interessante: fra i ruderi è ben distinguibile una vasca. Pare che questa fosse la "sauna dei monaci". La grotta divenne poi il rifugio del brigante Matteo Salese del quale si racconta che, vistosi accerchiato dai soldati, preferì saltare nel vuoto piuttosto che farsi arrestare (finendo probabilmente condannato a morte). Giunti al Belvedere (917m) si può scegliere di tornare al Santuario o di affrontare la ripida salita fra le rocce fino alla vetta (1014m) e di lì tornare alla sella a sud di Vene S. Pietro (937m) senza passare dalla chiesa. Da notare che anche se su tutte le carte consultate - I.G.M., Regione (2), C.A.I. - il toponimo Monte Falerio (o Falezzi, o anche Falerzio) si trova in corrispondenza dell'isolata collina rocciosa a sud-sudest di Cappella Vecchia, in alcuni testi lo stesso nome è riferito al monte del Santuario dell'Avvocata. |
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