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			il Baccalà
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Sulla tavola della vigilia non
può mancare il baccalà che risentirà dei gusti particolari del cuoco e dei
commensali. Una volta ammollato con cura e pazienza, il baccalà si presta
all’inventiva: c’è chi lo preferisce semplicemente infarinato e fritto,
accompagnato dal limone; chi lo nasconde in una pasta cresciuta e fritto al
momento; chi lo frigge e poi lo passa in padella con i peperoni; chi lo serve in
umido, cotto con cipolla, aglio, uvetta, pinoli, ulive e prezzemolo. 
Molti restano legati
all’antica ricetta del: 
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			Baccalà
alla Napoletana | 
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		1
      kg di baccalà 
      
		500
      g di pomodori freschi 
      
		1
      dl di olio d’oliva 
      
		150
      g di olive 
      
		30
      g di capperi 
      
		un
      pizzico di origano 
      
		prezzemolo
      tritato 
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		Risciacquato
      il baccalà già ammollato, si taglia a pezzi di circa 6 cm., si infarina,
      si frigge e si ripone in una pirofila da forno. 
      
		In
      una padella si soffrigge l’aglio, che poi viene tolto. 
      
		Si
      aggiungono i pomodori e una parte del prezzemolo, le olive snocciolate e i
      capperi. 
      
		Si
      fa cuocere per una ventina di minuti la salsetta, con la quale si ricopre,
      poi, il baccalà che viene passato in forno non troppo caldo per un quarto
      d’ora. 
      
		Al
      momento di servire, si aggiunge il rimanente prezzemolo. 
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			Broccoli
di rapa strascinati | 
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		1
      kg di broccoli di rapa 
      
		1
      dl e ½ di olio di oliva  
      
		2
      spicchi d'aglio  
      
		mezzo
      peperoncino 
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		Lavare
      i broccoli, sgocciolarli e farli cuocere in acqua bollente salata in una
      pentola priva di coperchio. Scolarli a metà cottura e strizzali bene. 
      
		Far
      soffriggere l'aglio nell'olio, unire il peperoncino, versare i broccoli in
      padella e lasciare insaporire una decina di minuti. 
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			Cappone
ripieno | 
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		1
      cappone 
      
		250
      g carne di vitello 
      
		300
      g carne di maiale 
      
		200
      g mortadella (in 2-3 fette) 
      
		150
      g prosciutto cotto 
      
		150
      g prosciutto crudo 
      
		4
      uova 
      
		150
      g di parmigiano 
      
		1
      bicchierino di Marsala 
      
		1
      cucchiaio di pistacchi spellati 
      
		2
      spicchi di aglio 
      
		1
      carota 
      
		2
      coste di sedano 
      
		1
      cipolla 
      
		burro 
      
		brodo 
      
		noce
      moscata
      | 
			
       
		Pulite
      il cappone, che deve essere piuttosto grosso, asportategli le ali e le
      cosce e disossatelo senza romperlo. Potete anche farvelo preparare dal
      macellaio, perché è un operazione piuttosto impegnativa. 
      
		Asportate
      il petto e le interiora che terrete da parte per il ripieno. Passate al
      tritacarne la carne di vitello e la carne di maiale. Tagliate a dadini la
      mortadella e a listerelle il prosciutto cotto e il prosciutto crudo. 
      
		Mescolate
      tutti questi ingredienti e unitevi le uova sode sminuzzate, il parmigiano
      grattugiato, le interiora tritate, il bicchierino di marsala, i pistacchi
      spellati, sale, pepe e un odore di noce moscata. 
      
		Tagliate
      a listerelle il petto del cappone e disponetelo a strati nel ventre del
      cappone stesso, alternandolo a strati del ripieno preparato. Nel riempirlo
      cercate di restituire al cappone la sua forma, quindi cucitene l'apertura.
      Avvolgetelo in un panno bianco e immergetelo in abbondante acqua fredda
      insieme alle ali, cosce, verdure e sale. 
      
		Dopo
      circa 2 ore (o più, a seconda della grossezza del cappone) estraetelo
      delicatamente dall'acqua e lasciatelo raffreddare. Tagliatelo quindi a
      fette e sistematele in un piatto coperte di gelatina. 
      
		Oppure
      potete cuocere il cappone al forno, sistemandolo in una teglia con aglio,
      sale e qualche fiocco di burro. Infornatelo in forno caldo per circa 3 ore
      e bagnatelo di tanto in tanto con cucchiai di brodo caldo.
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			Cassata
napoletana | 
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		1
      pan di Spagna di 25 cm di diametro  
      
		1
      kg di ricotta 
      
		800
      g di zucchero 
      
		50
      g di cioccolato fondente 
      
		200
      g di frutta candita 
      
		maraschino
      | 
			
       
		Mescolare
      la ricotta con lo zucchero e un po' di maraschino o altro liquore bianco
      profumato e passarla al setaccio. Alla metà di questa crema unire
      pezzettini di cioccolato fondente e frutta candita a dadini. 
      
		Tagliare
      il pan di Spagna a metà e farcirlo con la ricotta condita. Rivestire
      poi l'esterno del dolce con la ricotta lasciata bianca, levigando bene la
      superficie con una spatola o con la lama di un coltello. Guarnire
      a piacere con altra frutta candita. 
      
		Tenere
      qualche ora in frigorifero prima di consumare.
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			Insalata
di rinforzo | 
			  | 
		
		
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			1 cavolfiore di media grandezza 
			2 peperoni sottaceto 
			200 g di sottaceti (giardiniera) 
			5 o 6 alici salate 
			50 g di olive di Gaeta 
			50 g di olive verdi 
			1 dl e ½ di olio d'oliva 
			tre cucchiai di aceto bianco  | 
			
       
		Lessate
      il cavolfiore in acqua salata, fatelo raffreddare e mettetelo in una
      insalatiera tagliandolo a pezzetti. 
      
		Aggiungetevi
      i peperoni tagliati a listerelle, i sottaceti, le olive, le alici salate a
      filetti, l'olio e l'aceto. Mescolate bene e aggiungete il sale se
      necessario. 
      
		Questa
      insalata va preparata almeno 24 ore prima di servirla.
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			| 
			Maccarune
'ncasciate | 
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			| 
       
		600
      g di rigatoni o ziti 
      
		2
      kg di pomodori 
      
		200
      g di concentrato di pomodoro 
      
		300
      g di fiordilatte 
      
		200
      g di carne tritata 
      
		prezzemolo 
      
		100
      g di pane 
      
		una
      manciata di pecorino 
      
		300
      g di ricotta 
      
		un
      uovo 
      
		una
      cipolla 
      
		150
      g di olio o sugna 
      
		un
      bicchiere di vino rosso 
      
		100
      g di parmigiano  | 
			
       
		Il 
      sugo più adatto per condire questa pietanza è il ragù
      napoletano. 
      
		Per
      il ripieno: preparare le polpettine con la carne tritata, il fiordilatte
      tagliato a pezzetti, l'uovo, il pane inumidito, sale, pepe, prezzemolo e
      una manciata di pecorino; friggerle e tenerle da parte. 
      
		Stemperare
      la ricotta con qualche cucchiaio di salsa e di acqua dei maccheroni. 
      
		Cuocere
      la pasta a mezza cottura e condirla con parte del sugo e con parmigiano. 
      
		Sul
      fondo di una teglia alta 5-6 centimetri distribuire del sugo e poi uno
      strato di pasta e su questo un poco di ricotta, fiordilatte, polpettine,
      parmigiano e ancora sugo. 
      
		Coprire
      con un secondo strato di pasta ed un secondo strato di ripieno. 
      
		Sul
      terzo strato di pasta porre soltanto qualche fettina di fiordilatte, sugo
      e formaggio grattugiato. 
      
		Cuocere
      in forno ben caldo e servire.    | 
		
		
			| 
			 
			Mustacciuoli  | 
			
			    | 
		
		
			| 
       
		500 g di farina 
      
		500 g di zucchero 
      
		200 g di mandorle tostate e macinate 
      
		50 g di cacao amaro 
      
		2 chiodi di garofano ridotti in polvere  
      
		un pizzico di vaniglia  
      
		5 g di ammoniaca 
      
		la buccia grattugiata di 2 limoni 
      
		  
       
      
		Per la copertura: 
      
		250 g di zucchero 
      
		50 g di cacao amaro  
      
		succo di un limone   | 
			
       
		Ammucchiate a fontana la farina sulla 
		spianatoia con tutti gli altri ingredienti e impastate con acqua 
		tiepida. 
      
		La consistenza della pasta deve essere 
		come quella del pane. 
      
		Fatela riposare per almeno tre ore. 
      
		Col mattarelllo stendete la pasta in una 
		sfoglia sottile e tagliatela in rombi, inumiditeli con un po’ d’acqua e 
		infornateli, a calore moderato, 200 gradi, per circa 15 min. 
      
		Preparate la glassa bianca: cuocete ¼ di 
		kg. di zucchero con 80 gr. di acqua, il succo del limone e una punta di 
		cucchiaino di bicarbonato di sodio, mescolando continuamente. 
      
		La glassa sarà pronta quando, prendendone 
		un poco tra l’indice e il pollice, vedrete lo zucchero filare. 
      
		La glassa al cioccolato si ottiene 
		aggiungendo a quella bianca il cacao amaro. 
      
		Ricoprite i mustacciuoli, aiutandovi con 
		un pennello, per metà con la glassa bianca e metà con quella al 
		cioccolato e fateli asciugare a bocca del forno acceso a calore 
		bassissimo.   | 
		
		
			| 
			 
			
			Pizza
di scarole  | 
			
			    | 
		
		
			| 
       
		Per
      la pasta: 
      
		500
      g do farina 
      
		100
      g di burro 
      
		120
      g di zucchero 
      
		3 
      tuorli d'uovo 
      
		qualche
      goccio di latte 
      
		Per
      l’imbottitura: 
      
		1
      kg di scarole 
      
		1
      dl di olio 
      
		100
      g di olive  
      
		30
      g di capperi 
      
		70
      g di uva passa e pinoli 
      
		3
      acciughe salate  
      
		2
      spicchi di aglio
      | 
			
       
		Preparare
      la pasta frolla e lasciarla riposare coperta con un telo per circa un'ora. 
      
		Lavare
      bene le scarole e cuocerle per 5 minuti in poca acqua salata. Scolarle ed
      una volta raffreddate strizzarle molto bene, per liberarle del liquido
      residuo. 
      
		In
      una padella con l'olio, fare imbiondire i due spicchi d'aglio che poi
      toglierete, fare insaporire per circa 10 min. le scarole aggiungendo le
      olive snocciolate, i capperi, l'uva passa e i pinoli. 
      
		In
      ultimo, quando le scarole saranno pronte, aggiungere ancora, fuori del
      fuoco, le acciughe lavate, spinate e spezzettate.  
      
		In
      una teglia non molto alta, imburrata ed infarinata, del diametro di 26 cm,
      distendere poca più della metà della pasta, disporvi le verdure e
      ricoprire con un disco di pasta della grandezza della teglia; chiudere i
      bordi con una forchetta, spennellare la superficie con un tuorlo d'uovo ed
      infornare a temperatura media per circa un’ora. 
      
		Chi
      non gradisce il dolce della pasta frolla, potrà sostituirla con pasta
      sfoglia.
    
			    | 
		
		
			| 
			 
			Roccocò  | 
			
			    | 
		
		
			| 
       
		500
      g di farina  
      
		400
      g di zucchero 
      
		250
      g di mandorle o nocciole tostate 
      
		120
      g di cedro e scorza d’ arancia candita  
      
		200
      g di acqua tiepida 
      
		5
      g di ammoniaca 
      
		2
      chiodi di garofano ridotti in polvere  
      
		buccia
      di 1 arancia 
      
		1
      uovo 
      
		burro
      q.b.
      | 
			
       
		Tostare
      le mandorle nel forno per circa 5 min. e pestarne la metà nel mortaio. 
      
		Sulla
      spianatoia impastare la farina con lo zucchero, le mandorle,
      l’ammoniaca, la scorza grattugiata  di un’arancia, i chiodi di
      garofano in polvere e l’acqua. 
      
		Aggiungere
      il cedro e le scorzette d’arancia canditi, finemente tritati, rimpastare
      e formare delle piccole ciambelle assai schiacciate che andranno allineate
      su di una placca unta di burro. 
      
		Spennellare
      la parte superiore delle ciambelline con un uovo battuto e infornare in
      forno ben caldo, per circa 15 minuti.   | 
		
		
			| 
			 
			
			Sapienza  | 
			
			    | 
		
		
			| 
       
		500
      g di miele 
      
		500
      g di farina 
      
		250
      g di zucchero 
      
		250
      g di nocciole o mandorle 
      
		100
      g di cedro e scorza d'arancia canditi tagliati a cubetti 
      
		1
      cucchiaino di cannella in polvere 
      
		la
      scorza grattugiata di un mandarino e di un'arancia 
      | 
			
       
		Far
      sciogliere sul fuoco il miele e lo zucchero e appena bolle togliere dal
      fuoco e far raffreddare. 
      
		Impastare
      il miele con tutti gli altri ingredienti amalgamando bene. 
      
		Con
      l'impasto così ottenuto formare dei bastoncini lunghi circa 10 centimetri
      a cui la tradizione vuole che venga data la  forma di una
      "S" e decorare con pezzetti di nocciole o mandorle. 
      
		Disporre
      i dolcini così ottenuti su di una teglia imburrata ed infarinata e far
      cuocere in forno per 30 minuti a 180°.
      | 
		
		
			| 
			 
			
			Sartù
di riso  | 
			
			    | 
		
		
			| 
       
		400
      g di riso 
      
		250
      g di "cervellatina"  
      
		4
      fegatini di pollo 
      
		polpettine
      (200 g di carne) 
      
		1
      uovo 
      
		una
      fetta di pan carre' umida di latte 
      
		200
      g di pisellini sgusciati 
      
		1
      piccola cipolla 
      
		50
      g di prosciutto 
      
		200
      g di mozzarella 
      
		2
      uova fresche 
      
		olio
      d'oliva 
      
		ragu' 
      
		150
      g di parmigiano grattugiato 
      
		pangrattato 
      
		burro,
      sale 
      		 | 
			
       
		Preparare
      il ragu' secondo la relativa ricetta, con piccolissime polpettine. 
      
		In
      una padella cuocere, con poco olio d'oliva, la cipolla ed il prosciutto
      tritato e i piselli. 
      
		In
      separate padelle, cuocere le cervellatine e rosolare i fegatini di pollo
      con l'olio. 
      
		Tagliare
      la mozzarella in dadini. 
      
		Cuocere
      il riso al dente, condirlo con il parmigiano, con un poco di ragù e con
      le uova sbattute. 
      
		Ungere
      una teglia e spolverizzarla con pangrattato. 
      
		Versare
      un primo strato di riso, poi uno strato di mozzarella, di polpettine, di
      pisellini, quindi un altro strato di riso, un altro di fegatini e di
      cervellatine tagliate in piccoli pezzi, poi ancora riso. Spolverizzare con
      pangrattato e porre qualche fiocchetto di burro. 
      
		Cuocere
      in forno caldo (180 gradi) per circa un'ora. 
      
		Prima
      di servire il sartù, lasciarlo riposare per almeno un quarto d’ora.
    
			   
			Per
      la besciamella:  
			
			25
      g di burro, 25
      g di farina, 1
      bicchiere di latte , sale,
      pepe, noce moscata
      | 
		
		
			| 
			 
			
			Scarole
ripiene  | 
			
			    | 
		
		
			| 
       
		scarole 
      
		pinoli 
      
		uva
      passita 
      
		capperi 
      
		olive
      bianche 
      
		formaggio
      pecorino 
      
		olio
      di oliva 
      | 
			
       
		Privare
      le scarole  "ricce" dalle foglie esterne e lavarle bene. 
      
		Imbottirle
      con pinoli, uva passa, capperi, olive bianche, sale, pepe, una manciata di
      pecorino ed un filo di olio. 
      
		Legarle
      poi con spago da cucina e cuocerle in un tegame molto lentamente con un
      poco di acqua e di olio.
    
			    | 
		
		
			| 
			 
			
			Spaghetti
a vongole in bianco  | 
		
		
			| 
       
		600
      g di spaghetti 
      
		1
      kg di vongole 
      
		200
      g di olio d'oliva 
      
		2
      spicchi d'aglio 
      
		prezzemolo 
      
		sale 
       
		pepe o peperoncino
    
			    | 
			
       
		Di
      fondamentale importanza, in questa preparazione è il trattamento
      preventivo delle vongole, che vanno tenute, per almeno 2 ore in acqua
      di mare o, comunque in acqua salata, perché espellano la sabbia. 
      
		Le
      vongole, così trattate, vengono lavate ripetutamente e poi messe in una
      pentola ed esposte a fuoco vivace, per farle aprire. Una volta aperti, i
      frutti di mare vanno sgusciati e tenuti da parte in una scodella coperti
      dal proprio liquido di cottura filtrato (conservarne qualcuno intero per
      guarnizione). 
      
		In
      una capiente padella si fanno imbiondire, in abbondante olio di oliva, due
      spicchi d'aglio, che vengono, poi, eliminati. Si aggiungono le vongole
      sgusciate con il loro brodo e si fanno insaporire per qualche minuto e
      aromatizzandoli con pepe o peperoncino e prezzemolo tritato. 
      
		Con
      questa salsa condire gli spaghetti cotti molto al dente, mescolandoli
      accuratamente nella padella a fuoco moderato. Si passano in un piatto da
      portata e si guarniscono con altro prezzemolo tritato e i frutti di mare
      con il guscio. 
      		
			Chi preferisce un po’ di colore aggiungerà qualche pomodorino fresco
    		  | 
		
		
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			Struffoli  | 
			
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		Per
      la pasta: 
      
		500
      g di farina 
      
		5
      uova 
      
		2
      cucchiai di zucchero 
      
		25
      g di burro 
      
		buccia
      grattugiata di limone e arancia 
      
		brandy 
      
		Per
      condire: 
      
		250
      g di miele 
      
		100
      g di zucchero 
      
		60
      g di scorzetta d 'arancia candita 
      
		60
      g di cedro candito 
      
		60
      g di cocozzata o zucca candita 
      
		limone
      e arancia 
      
		60
      g di diavolilli o confettini colorati
      | 
			
       
		Impastare
      la farina, disposta a fontana sul tavolo, con tutti gli altri ingredienti.
      Lavorare bene l'impasto, poi lasciarlo riposare coperto per una mezz'ora.
      Tagliarlo a piccole porzioni e, sul tavolo infarinato, con le palme delle
      mani formare dei bastoncini da tagliare a pezzetti di un centimetro circa
      ciascuno.  
			
			Friggerli pochi per volta in olio caldo finché saranno dorati e
      passarli su carta assorbente. 
      
		Liquefare
      il miele in una casseruola con lo zucchero e qualche cucchiaio d'acqua,
      far prendere l'ebollizione a calore moderato. 
      
		Quando
      scompare la schiuma, versare la metà dei canditi tagliati a pezzettini,
      la buccia sottilissima del limone e dell'arancia a filettini e gli
      struffoli; mescolare delicatamente in modo che gli struffoli si rivestano
      uniformemente di miele e lo assorbano completamente.  
			
			Versarli su un piatto
      rotondo e con le mani bagnate dare loro la forma di una ciambella. 
      
		Spargere
      confettini colorati e decorare con gli altri canditi tagliati in
      striscioline.
    
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			Tacchino
(valleninio) ripieno   | 
		
		
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		Un
      piccolo tacchino disossato 
      
		400
      g di carne macinata 
      
		50
      g di parmigiano 
      
		8-10
      prugne secche 
      
		15
      castagne 
      
		200
      g di pancetta 
      
		3
      salsicce (300 g) 
      
		2
      uova 
      
		2-3
      mele annurche 
      
		300
      g di vino bianco secco 
      
		farina 
      
		noce
      moscata 
      
		salvia 
      
		rosmarino 
      
		olio
      d'oliva
      | 
			
       
		Preparare
      il ripieno mescolando la carne macinata e le salsicce spellate e
      sbriciolate con le uova, il parmigiano grattugiato, sale, pepe e noce
      moscata. 
      
		A
      questo impasto unire 100 gr di pancetta a dadini, le prugne snocciolate,
      le mele sbucciate e tagliate in grossi dadi, le castagne lessate e private
      della pelle nonché le interiora del tacchino tagliate a pezzetti. 
      
		Amalgamare
      l'impasto con un po' di vino bianco secco e riempirne il tacchino
      disossato. Cucirlo, punzecchiarlo con l'ago e legarla con spago da cucina. 
      
		In
      una grande casseruola ovale far riscaldare poco olio d'oliva con fettine
      di pancetta, salvia e rosmarino. Adagiarvi il tacchino farcito, salarlo e
      farlo rosolare a color d'oro scuro da tutti i lati. Bagnare con un
      bicchiere di vino bianco secco e continuare la cottura per oltre due ore a
      fuoco bassissimo e a recipiente coperto, bagnandolo di tanto in tanto con
      un bicchiere di acqua, avendo cura di irrorare ad intervalli il tacchino
      col fondo di cottura. 
      
		Quando
      il tacchino sarà cotto, eliminare lo spago e sistemarlo in un piatto da
      portata. Addensare il sugo nel tegame con un cucchiaio di fecola di
      patate, velarne il petto del tacchino, versare il resto nella salsiera e
      servire.
    
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			Vermicelli
ai frutti di mare | 
		
		
			| 
       
		400
      g di vermicelli 
      
		1
      seppia 
      
		1
      calamaro 
      
		250
      g di vongole 
      
		300
      g di cozze 
      
		200
      g di gamberi 
      
		1
      dl e ½ di olio d'oliva 
      
		2
      spicchi d'aglio 
      
		3
      pomodori a pezzetti 
      
		1
      cucchiaio di prezzemolo tritato 
      		 | 
			
       
		Fare
      aprire le cozze e le vongole, sgusciarle, filtrare l'acqua di cottura. 
      
		In
      un tegame soffriggere l'aglio con l'olio; eliminare l'aglio, far cuocere
      nell'olio la seppia e il calamaro tagliati a piccoli pezzi. 
      
		Appena
      cotti, aggiungere i pomodori a pezzetti e i gamberi. 
      
		Fare
      asciugare per 5-10 minuti e poco prima di spegnere mettere nel tegame le
      cozze, le vongole, il prezzemolo tritato e il pepe. 
      
		Allungare
      con qualche cucchiaio dell'acqua di cottura dei frutti di mare e regolare
      il sale. 
      
		Condire
      con questa salsa i vermicelli lessati al dente in acqua salata e ben
      sgocciolati.
    
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			| 
 
Vermicelli
alle acciughe 
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			  | 
		
		
			| 
       
		400
      g di vermicelli  
      
		150
      g di olio  
      
		2
      spicchi d'aglio  
      
		100
      g di acciughe salate  
      
		abbondante
      prezzemolo 
      
		pepe
      | 
			
       
		Far
      soffriggere, fino a che diventano biondi, nell'olio a fuoco basso due
      spicchi d'aglio e poi toglierli. 
      
		Aggiungere
      le acciughe lavate, spinate e tagliate a pezzetti, il prezzemolo trito, il
      pepe e un paio di cucchiai di acqua di cottura dei vermicelli. 
      
		A
      fuoco spento, per evitare di far soffriggere le acciughe che altrimenti
      perderebbero la freschezza del loro sapore si continua a rimestare finché
      si disfano. 
      
		Cuocere
      i vermicelli al dente in acqua poco salata e condirli rigirandoli per un
      minuto nella padella a fuoco basso per farli insaporire.
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			| 
			Zeppole
cresciute | 
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			| 
       
		500
      g di farina 
      
		300
      g circa di acqua tiepida 
      
		40
      g lievito di birra 
      
		uvetta
      sultanina e pinoli, a piacere 
      
		sale
      quanto basta 
      
		olio
      per friggere 
    
			    | 
			
       
		In
      metà dell'acqua tiepida sciogliere il lievito ed un pizzico di sale. 
      
		In
      una terrina versare questa acqua e la farina e lavorare l'impasto
      aggiungendo poco alla volta la residua acqua tiepida fino ad ottenere un
      impasto molto elastico ed omogeneo. Aggiungere l’uvetta e i pinoli. 
      
		Fare
      lievitare l'impasto in un posto tiepido e coperto con un panno umido. 
      
		Dopo
      circa un'ora, quando esso avrà raddoppiato il suo volume, con un
      cucchiaio prendere delle piccole quantità di impasto e friggerle in olio
      bollente. 
      
		Estrarre
      le zeppolette dalla padella quando la loro superficie apparirà ben
      dorata, passarle in un colapasta ricoperto di carte assorbente. 
      
		Ancora
      calde, inzuccherarle o, meglio, ricoprirle di miele sciolto con un po’
      di anice e succo di due mandarini.
      | 
		
		
			| 
			 
			
			Zeppoline   | 
			
			    | 
		
		
			| 
       
		500
      g di farina 
      
		1/2
      litro di acqua 
      
		250
      g di miele 
      
		125
      g di zucchero 
      
		un
      pizzico di sale 
      
		un
      pizzico di cannella 
      
		1/2
      bicchiere di vino bianco 
      
		vaniglia 
      
		anice 
      
		100
      g di confettini colorati o diavolilli
      | 
			
       
		Versare
      la farina nell'acqua bollente salata e mescolare fino a quando diventa una
      pasta omogenea che si stacca dalle pareti della pentola. 
      
		Lavorarla
      poi su una spianatoia oleata, battendola col matterello fino a quando
      diventa elastica. Lavorarla con il palmo della mano formando dei
      bastoncini grossi quanto il dito mignolo, con i quali formare delle
      ciambelline e friggerle in olio abbondante e a fuoco moderato pungendole
      con la forchetta di tanto in tanto. 
      
		Quando
      acquistano un colore dorato, estrarle dall’olio, aiutandosi con un
      bastoncino di legno e passarle su carta assorbente. 
      
		In
      un capiente tegame sciogliere sul fuoco il miele e lo zucchero con due
      cucchiai di anice. Far cuocere questi ingredienti finché facciano il filo
      e aggiungere cannella e vaniglia. Tenendo il fuoco al minimo intingere
      nello sciroppo le zeppole e cospargerle di confettini colorati. 
      
		Sistemare
      le zeppole a cupola, nel piatto di portata e irrorarle con il rimanente
      miele.
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